Sono da cinque anni una volontaria dell’Associazione Amici dei Bambini Cardiopatici. La mia esperienza è iniziata per soddisfare l’esigenza che sentivo fortissima di fare qualcosa di utile, avendone il tempo e la possibilità. All’inizio ero un po’ spaventata all’idea di avvicinarmi così tanto alla sofferenza ma, quando ho incrociato per la prima volta lo sguardo di un piccolo e della sua mamma, ho capito che avevo fatto la scelta giusta. Andare a trovare i miei piccoli amici di settimana in settimana è diventato un appuntamento irrinunciabile.
Penso non ci sia niente di speciale in quello che facciamo perché è molto di più quello che si riceve che quello che si dà. I bambini malati sono bambini speciali e forse, proprio perché conoscono ingiustamente la sofferenza in un momento della vita in cui dovrebbero solo essere felici, sanno apprezzare e ricambiare l’affetto che ricevono anche da noi “sconosciuti”. In questi anni ne ho conosciuti tanti e con loro tante mamme… Mamme che soffrono, mamme che hanno voglia di compagnia, mamme che vogliono stare sole, mamme che ti chiedono aiuto, altre che vogliono solo qualcuno con cui parlare… Quante volte mi sono sentita grata per essere stata così fortunata da non avere conosciuto la sofferenza di avere un figlio malato !! Tante di queste mamme le ho sentite così vicine da mantenere contatti anche quando, per loro fortuna, sono almeno uscite dall’incubo “ospedale”.
Nell’anno passato ho conosciuto anche il dolore di perdere dei bimbi… Mattia, Luca, Rebecca… saranno sempre nel mio cuore insieme alle loro mamme. La mia esperienza la consiglio a tutti! È un arricchimento personale incredibile che ti fa riflettere e ti insegna a dare il giusto peso alle cose della vita.